Consiglio Direttivo
Roberto Pujia, Presidente
Valerio Vicari, Direttore Artistico
Roberto Andò, Consigliere
Renato Bossa, Consigliere
Il Consiglio Direttivo si compone di un minimo di 3 fino ad un massimo di 11 membri, eletti dall’assemblea dei soci tra i soci. Dura in carica cinque anni ed i suoi componenti sono rieleggibili, qualora un membro si aggiunga al Consiglio già formato, questi
decadrà insieme agli altri membri già insediati; elabora i programmi dell’attività sociale previsti dallo statuto; attua le deliberazioni dell’Assemblea; elegge il Presidente, il Vice-Presidente, il Tesoriere ed attribuisce altri incarichi che si rendano necessari per lo svolgimento delle attività sociali; si riunisce, su convocazione del Presidente o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, almeno una volta ogni sei mesi e comunque ogni qualvolta il Presidente lo ritenga necessario; le riunioni del Consiglio sono valide se vi partecipano almeno la metà più uno dei suoi membri; delibera a semplice maggioranza; in caso di parità prevale il voto del Presidente; decide autonomamente in ordine ai provvedimenti straordinari da sottoporre poi alla approvazione della prima assemblea successiva; amministra i beni dell’Associazione e delibera le spese di ordinaria amministrazione nella misura che verrà fissata dal Regolamento; redige ogni anno una relazione sull’attività dell’Associazione e sulle iniziative da attivare l’anno successivo e stabilisce la quota sociale; delibera in merito all’ingresso o all’uscita dei soci, formula il Regolamento interno da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea; si avvale, qualora lo ritenga opportuno, della collaborazione di esperti, anche non soci dell’associazione. Qualora venisse meno la maggioranza dei Consiglieri, per dimissioni, decadenza o morte degli stessi, quelli rimasti in carica devono convocare l’Assemblea dei soci affinché provveda ad indire nuove elezioni. Nel caso di dimissioni dell’intero Consiglio Direttivo l’assemblea dovrà essere convocata d’urgenza dal Presidente, che può compiere, nel frattempo, gli atti di ordinaria o straordinaria amministrazione.
Nato a Napoli, Renato Bossa è titolare dal 1977 della cattedra di Storia della Musica all’ Accademia Nazionale di Danza di Roma. È da molti anni direttore artistico dell’ Associazione “Alessandro Scarlatti” di Napoli. Ha pubblicato vari scritti su riviste scientifiche, volumi miscellanei e su cataloghi di mostre. Lavora da molti anni con la RAI-Radiotre, per la quale ha condotto vari programmi tra i quali Concerto del Mattino, Pomeriggio musicale, Radio3 suite e Il terzo anello, Le musiche della vita. Giornalista pubblicista, ha collaborato con “La Repubblica”, “Musica e Dossier”, “Il Giornale della Musica” e “Il Venerdì di Repubblica”. Ha inoltre curato alcuni uffici stampa tra i quali quello del Teatro dell’Opera di Roma (1999-2001), su incarico di Giuseppe Sinopoli. E’ autore di “Grande musica nella danza” per Musica Dossier.
Roberto Andò è nato a Palermo nel 1959. Scrittore, sceneggiatore, regista teatrale e cineasta, la sua formazione ha radici nella letteratura e nel cinema. Stringe rapporti professionali e d'amicizia con Leonardo Sciascia, Francesco Rosi, Federico Fellini, Michael Cimino, Harold Pinter, Francis Ford Coppola. Il suo esordio nella regia avviene a teatro nel 1986 con uno spettacolo tratto da un testo inedito di Italo Calvino, "La foresta-radice-labirinto". Il suo primo film, "Il Manoscritto del Principe" - prodotto da Giuseppe Tornatore - dedicato agli ultimi anni di vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, viene presentato in vari festival internazionali e vince degli importanti riconoscimenti.
Da allora, la sua attività cinematografica si alterna a regie d'opera - finora 17 tra cui "Il flauto magico" di Wolfgang Amadeus Mozart, "Tancredi" di Gioacchino Rossini, "L'olandese volante" di Richard Wagner, "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni, "Oedipus Rex" di Igor Stravinsky, "Die Winterreise" di Franz Schubert - e teatrali, tra cui ricordiamo "Le storie del signor Keuner" di Bertold Brecht, "La notte delle lucciole" di Leonardo Sciascia, "Il Dio della carneficina" di Yazmina Reza, "Proprio come se nulla fosse avvenuto", da Anna Maria Ortese, "Shylock, ovvero Il mercante di Venezia in prova" di William Shakespeare, ultima tra quelle realizzate in sodalizio con Moni Ovadia, e ancora le messinscene dedicate all'opera di Harold Pinter: "La stanza", "Anniversario" e "Vecchi Tempi". Nel 2002 il Centro Sperimentale di Cinematografia gli affida la realizzazione di un documentario su Francesco Rosi, Il cineasta e il labirinto, in occasione degli 80 anni del grande regista napoletano. Torna dietro la macchina da presa con Sotto falso nome, presentato nel 2004 come film di chiusura a Cannes alla Semaine de la Critique. Nel 2006, al Festival Internazionale del Film di Roma, presenta Viaggio segreto, tratto dal romanzo "Ricostruzioni" di Josephine Hart. Ha pubblicato nel 2008 "Diario senza date", un romanzo-saggio dedicato a Palermo.
Il suo film Viva la libertà, che ottiene importanti riconoscimenti nazionali e internazionali, è tratto dal suo romanzo Il trono vuoto edito nel 2012 da Bompiani, vincitore del Premio Campiello Opera Prima e del Premio Vittorini Opera Prima. "Minetti. Ritratto di un artista da vecchio" di Thomas Bernhard, interpretato da Roberto Herlitzka, è il suo più recente spettacolo. Da due anni è direttore didattico a Palermo del Centro Sperimentale di Cinematografia dedicato al documentario di creazione.
Nel 2016 esce al cinema il suo nuovo film, ancora con Toni Servillo, ma anche con Pierfrancesco Favino, Moritz Bleibtreu, Daniel Auteuil: Le confessioni, film in cui indaga ancora una volta il lato oscuro del potere e della politica. Nel 2018 realizza il film con Micaela Ramazzotti e Renato Carpentieri Una storia senza nome, che riprende la storia legata al furto della Natività di Caravaggio sottratta dalla mafia nel 1969 dall'Oratorio di San Lorenzo a Palermo e mai ritrovata.
Nel 2021 gira Il bambino nascosto con Silvio Orlando e Lino Musella, tratto dal suo romanzo omonimo, e nel 2022 dirige la serie su Letizia Battaglia Solo per passione - Letizia Battaglia fotografa e il film La stranezza.
Consiglio Artistico
Il Consiglio Artistico di Roma Tre Orchestra è un organo consultivo che coadiuva il Direttore Artistico nella programmazione degli eventi musicali ed orchestrali in particolare. I membri del Consiglio non riceveranno alcuna forma di emolumento per la partecipazione alle riunioni dell’organo. In sede di commissione di valutazione relativamente alla scuola di formazione orchestrale, il Consiglio potrà essere integrato dalla presenza di altri membri, tenuto conto della diversità degli strumenti oggetto di valutazione.
Al momento le attività del Consiglio Artistico sono sospese