Martedì 30 aprile 2024 ore 20 Aula Magna Lettere Roma Tre, via Ostiense 234
Ricerche musicali
Strauss: Metamorphosen
A. Mozart: Sinfonia in do maggiore n. 41 K. 551
Roma Tre Orchestra
Pietro Borgonovo, direttore
E nelle seguenti repliche:
- Sabato 27 aprile 2024 ore 18 Genova, Palazzo Ducale
- Venerdì 3 maggio 2024 ore 21:00 Siena, Teatro dei Rinnovati
Composta nel 1945, negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, "Metamorphosen" di Richard Strauss è un'opera ricca di significati e di sfumature. Scritta per 23 archi solisti (10 violini, 5 viole, 5 violoncelli e 3 contrabbassi), la musica è densa e complessa, ricca di contrappunto e di cromatismi. L'atmosfera è meditativa, elegiaca e cupa, con frequenti allusioni alla morte e alla distruzione. "Metamorphosen" è stata interpretata in diversi modi: alcuni la considerano un'opera di lutto per la Germania nazista e per la sua cultura; altri la vedono come una riflessione più universale sulla guerra, la sofferenza e la morte; altri ancora come un messaggio di speranza per la ricostruzione dopo il conflitto. L'opera si apre con un tema cupo e meditativo, affidato ai violoncelli. Il tema viene poi ripreso e sviluppato dagli altri strumenti, creando una complessa trama di contrappunto. La musica è ricca di dissonanze e di tensioni, che rispecchiano il dolore e l'incertezza del periodo storico.
Composta nel 1788, la Sinfonia n. 41 "Jupiter" di Wolfgang Amadeus Mozart è un capolavoro di perfezione formale e di equilibrio stilistico. Considerata da molti la più grande sinfonia di Mozart, l'opera sprigiona energia e gioia, e si conclude con un finale grandioso e trionfante. Il 1788 fu un anno particolarmente felice per Mozart. Aveva appena sposato Constanze Weber e stava ottenendo un grande successo come compositore e operista. La Sinfonia n. 41 fu composta in questo periodo di serenità e di entusiasmo. Scritta per orchestra sinfonica completa, la musica è brillante e maestosa, ricca di melodie memorabili e di contrappunto, articolandosi in quattro movimenti. La Sinfonia n. 41 "Jupiter" è un'opera ricca di significati. Essa rappresenta l'apice della maturità artistica di Mozart e la sua completa padronanza della forma sinfonica: un inno alla gioia e alla vita, che ci lascia un messaggio di speranza e di ottimismo.