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Giovedì 15 dicembre ore 20 Accademia Danimarca
La Musica è una cosa meravigliosa: César Franck, parte prima
C. Franck: Preludio, fuga, e variazione op. 18 (versione per pianoforte di H. Bauer); Preludio, aria e finale per pianoforte
J. S. Bach - J. Brahms: Ciaccona in re minore arrangiata per mano sinistra
C. Franck: Preludio, corale e fuga in si minore
Andrea Baggioli, pianoforte


Nell’ambito della non ricca produzione pianistica di César Frank, i suoi due ultimi brani per pianoforte, Preludio Corale e Fuga (1884) e  Preludio aria e Finale (1887) occupano un posto eccezionale. Si tratta infatti di due grandi composizioni ricche di temi, di grande bellezza melodica,  che si fondono fra di loro nei rispettivi movimenti finali. Questa tecnica compositiva, chiamata forma ciclica, ha antecedenti lontani. Nella grande fuga per organo Sant’Anna di Bach del 1737 troviamo ad esempio una struttura tripartita, ognuna caratterizzata da un tema. Nelle battute finali i tre temi si combinano contrappuntisticamente fra loro. Il punto di riferimento però cronologicamente più vicino a Franck è stato sicuramente Franz Liszt che in ambito ottocentesco ha più volte utilizzato la forma ciclica. Gli esempi sono tanti, ma basterebbe citare la Sonata in Si minore, in cui Liszt utilizza un numero limitato di temi che, spesso trasformati ritmicamente, si fondono tra loro e attraversano tutta la composizione. Sempre da Liszt Franck eredita come tanti altri compositori – non ultimo Wagner – il gusto per un linguaggio armonico complesso. Confrontando le prime composizioni di Franck con le sue ultime composizioni l’arricchimento della tavolozza armonica è evidente e questo non solo per quanto concerne i brani pianistici. I suoi tre ultimi brani per organo , Tre corali del 1890, si distanziano enormemente da brani precedenti, come ad esempio da Preludio, Fuga e Variazione sempre per organo (1862) e qui presentato nella sua trascrizione pianistica fatta da Harold Bauer attorno al 1910. Quello che resta invariato nel tempo è la grande capacità melodica di Franck nelle cui opere – e questo è un fatto raro – complessità musicale non significa complessità di ascolto. Le sue melodie languide, appasionate, mistiche colpiscono immediatamente con la loro forza espressiva. Un esempio illuminante  è rappresentato dalla Sonata per violino, ma anche da Preludio, Corale e Fuga, entrambi utilizzati, e non a caso, in ambito cinematografico ad esempio da Lars von Trier e Luchino Visconti.


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