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Mercoledì 29 gennaio ore 20.30, Teatro Palladium

Capolavori in miniatura

In collaborazione con Amici della Musica di Foligno

  • v. Beethoven: Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55 "Eroica" (versione ridotta per 11 strumenti a cura di Roma Tre Orchestra)
  • Prokofiev: Sinfonia n. 1 in re maggiore, op. 25 "Sinfonia classica" (versione per 11 strumenti. Nuova commissione a cura di Matteo Rubini)

 

Roma Tre Orchestra Ensemble

con una coreografia danzante a cura di Chiara Cioci

La Sinfonia n. 3, conosciuta come Eroica, segna una svolta epocale nella storia della musica. Beethoven, infatti, abbandona il formalismo classico per dare spazio a una sinfonia più lunga, complessa ed espressiva. Composta nel 1803, inizialmente dedicata a Napoleone Bonaparte, è un’opera con profondi contrasti emotivi e una struttura innovativa, specialmente nell’uso del tema e delle variazioni nel secondo movimento (Marcia funebre). L'ultima parte della sinfonia culmina in un finale brillante e trionfale, che riflette un’idea di eroismo personale e collettivo.

Composta tra il 1916 e il 1917, la Sinfonia n. 1 di Prokofiev, conosciuta come Sinfonia classica, che qui presentiamo nella nuova versione per piccola orchestra commissionata a Matteo Rubini, è un omaggio allo stile sinfonico del XVIII secolo, in particolare a Haydn. Nonostante il rispetto delle forme classiche, Prokofiev arricchisce l'opera con la sua inconfondibile ironia, energia e brillantezza armonica. Il risultato è una sinfonia che unisce la grazia e la trasparenza del classicismo a una vena moderna e sperimentale, evidente nella vitalità ritmica e nell’orchestrazione.

Entrambe le sinfonie riflettono un approccio personale alle convenzioni del passato. Beethoven rompe con la forma sinfonica classica, espandendola e riempiendola di una nuova potenza drammatica e simbolica. Prokofiev, al contrario, torna allo stile classico con spirito giocoso e innovativo, rivisitandolo in chiave moderna. In entrambe le opere emerge un equilibrio tra tradizione e innovazione, mentre Beethoven cerca di trascendere il passato, Prokofiev lo omaggia con ironia e leggerezza.



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