Mercoledì 12 marzo ore 18, Accademia di Danimarca
Ombre e Luci: un viaggio tra Classicismo e Romanticismo
Michelle Candotti
Vincitore Young Artists Piano Solo Series 2021 - 2022
Il programma offre una panoramica affascinante dell’evoluzione della sonata per pianoforte attraverso tre epoche e stili diversi.
La Sonata in do maggiore Hob. XVI/49 di Joseph Haydn è un esempio perfetto del classicismo viennese. Con la sua struttura chiara e l'eleganza melodica, essa riflette lo spirito leggero e brillante tipico della musica di Haydn.
La Sonata per pianoforte Sz. 80 di Béla Bartók rappresenta un cambio radicale, con le sue armonie dissonanti e i ritmi energici. Composta nel 1926, è un'opera innovativa che sfrutta al massimo il potenziale percussivo del pianoforte, tipica dello stile modernista di Bartók.
Due i brani di Fryderyk Chopin che completano il programma. Il Notturno in do minore, op. 48 n. 1 è un pezzo di struggente malinconia, in cui cantabilità e dramma si fondono in un crescendo emotivo. La Sonata n. 2 in si bemolle minore, op. 35, famosa per la "Marcia funebre", è una delle composizioni più imponenti di Chopin, che combina potenza espressiva e una struttura formale audace. Da notare, in particolare, l’ultimo movimento, brevissimo, che conclude come un sussurro, un fruscio del vento, la monumentale composizione.