Il recital di Nicolas Ventura propone un itinerario che attraversa classicismo, modernità novecentesca e pagine visionarie. L’apertura è affidata alla Sonata in do maggiore Hob. XVI:50 di Franz Joseph Haydn, tra le più celebri e monumentali del suo catalogo, caratterizzata da brillantezza, invenzione melodica e un equilibrio formale che anticipa la sensibilità romantica. Si passa poi alla Sonata n. 4 in do minore op. 29 di Sergej Prokofiev, opera giovanile di grande originalità, in cui coesistono energia ritmica, lirismo e un linguaggio armonico sorprendentemente innovativo. Il cuore del programma è rappresentato da Visioni e Profezie di Ernest Bloch, brano che esplora un universo sonoro denso di spiritualità, contrasti e tensioni espressive, rivelando la profondità di un autore ancora poco eseguito. A chiudere, due movimenti dalla Suite Sciita di Prokofiev, trascritti dallo stesso Ventura: una partitura travolgente che fonde brutalismo ritmico e modernità timbrica, in un percorso di energia, chiaroscuri e intensità.