Il programma proposto offre un percorso nel mondo verdiano che non si limita al solo palcoscenico operistico, ma abbraccia anche la dimensione più intima e raccolta della musica da camera e quella brillante della produzione pianistica. Giuseppe Verdi, pur essendo universalmente ricordato come il grande padre del melodramma italiano, dedicò parte della sua creatività anche a forme “minori” per l’epoca, come le romanze da camera, piccoli gioielli che rivelano il lato confidenziale del suo stile.
Accanto a queste pagine si trovano alcune delle arie più celebri tratte dalle opere giovanili e della piena maturità, che permettono di seguire l’evoluzione del linguaggio verdiano: dal fervore patriottico e religioso dei Lombardi alla prima crociata (1843), al dramma cupo e tragico del Macbeth (1847), passando per la struggente intimità di Luisa Miller (1849), fino alle vette della popolarità con Rigoletto (1851), La Traviata (1853) e Aida (1871).